Il volume è la costruzione di un percorso visivo in cui l’arte declinata al femminile diventa progetto non solo artistico, ma anche politico, sociale e di genere.
Tra i numerosi percorsi tracciabili per vicinanza geografica, temporale o stilistica, l’autore seleziona un gruppo altamente significativo di artiste che hanno operato in Italia dalla prima metà del Novecento ai giorni nostri e dalle quali emerge una serie di riflessioni estetiche – emergono articolazioni politiche che hanno fatto dell’arte un campo di espressione di aspirazioni sociali, urbane, ecologiche e femministe tanto radicali quanto oggi soppresse.
Questo racconto di una storia dell’arte diversa da quella che si trova nei libri di testo scolastici è un tentativo, non certo esaustivo, di tracciare un percorso filtrato attraverso le lenti del femminismo e dell’attivismo per offrire una lettura dell’evoluzione artistica da un punto di vista non dominante, in particolare al femminile, prospettiva che può continuare a trasmettere e attualizzare le voci di chi per secoli non è stato ascoltato.
Artiste e femminismo in Italia. Per una rilettura non egemone della storia dell’arte
di Paola Ugolini