Negli ultimi anni, i giuristi italiani hanno mostrato un crescente interesse per il rapporto tra diritto e letteratura, un campo che è fiorito soprattutto nei paesi anglosassoni.
La letteratura non solo ha un semplice “rapporto” con il diritto, ma fornisce una vera e propria “palingenesi” del diritto, permettendogli di riscoprire un’esigenza di giustizia quasi dimenticata dalla cultura giuridica europea imperante negli ultimi decenni.
In questo senso la letteratura gioca un ruolo fondamentale per il giurista, in quanto aiuta a riscoprire la giustizia come verità del diritto, conducendo all’unica dimensione veramente indispensabile sia per il giurista che per il mondo.
Attraverso l’originale esplorazione di alcune delle pagine più affascinanti di grandi autori della letteratura mondiale, questo libro permette, da diverse prospettive, di vedere come al di là di ogni forma di nichilismo o relativismo propagandata dalla cultura contemporanea, il diritto, privato della giustizia, rischi di diventare forma arbitraria e pericolosa di esercizio del potere puro, strumento di oppressione dell’uomo sull’uomo.
Diritto e letteratura. La giustizia narrata
di Vincenzo Vitale