“Impertinente” si riferisce a qualcuno che non appartiene, ad esempio, a un gruppo politico o religioso, e la sua non appartenenza suscita risentimento e rabbia da parte di coloro che appartengono ed etichettano la persona come arrogante o insolente.
Il “matematico impertinente” è una specie di questo tipo, caratterizzata dalla non appartenenza non per preferenza ma piuttosto per motivi derivati dalla forma più pura di razionalità, quella della matematica.
E l’incarnazione del matematico impertinente è Piergiorgio Odifreddi, che nei saggi raccolti in questo volume su politica, religione, letteratura, filosofia e scienza, esercita la forza della ragione per sostenere che non è vero che non si può non essere cristiani o che siamo tutti americani, o che la cultura è solo la cultura mitica e (pseudo) filosofica su cui si basa l’informazione.
Piuttosto, è vero che non possiamo non essere tecnologici, che siamo tutti africani, e che la cultura è anche (o soprattutto) la cultura matematica e scientifica che informa la nostra vita.