Una piccola città diventa la capitale di una nuova provincia alla periferia dell’impero asburgico.
I grandi interessi della storia ruotano attorno alla Rovigo della Restaurazione (1813-1821): l’illuminato rodigino Federico Manfredini diventa precettore del futuro imperatore Francesco I, intessendo stretti e contrastanti rapporti legati alla grande politica, da Napoleone a Metternich.
Lo stesso sovrano asburgico visita due volte Rovigo nel 1819, descrivendola nel suo diario e incrociando la sorte dei patrioti polesani. Dopo oltre vent’anni di sconfitte e drammi personali, dall’esecuzione degli zii alla necessità di far sposare la figlia Maria Luisa all’arcinemico Napoleone, Francesco è un strenuo difensore del nuovo assetto europeo costruito al Congresso di Vienna e un “buon padre” per i suoi sudditi, ma ossessionato dalla Rivoluzione, diventa un persecutore dei carbonari in una sorta di paranoia del potere.
Alla periferia dell’Impero (1813-1821). Il viaggio di Francesco I, Federico Manfredini, Rovigo e la persecuzione dei Carbonari. Nuova ediz.
di Maurizio Romanato e Maria Ludovica Mutterle